giovedì 6 marzo 2014

Little Angel & The Bonecrashers

La presentazione ufficiale di Little Angel & The Bonecrashers non è tanto da cercare nell’insieme di J.A.B., peraltro un altro ottimo esempio di quanto il rock’n’roll sia stato compreso anche in quel sonnolento e ingrigito paese quale è l’Italia, quanto nella sincera Just Another Band (e a questo livello la sincerità è tutto). Basta una canzone per capirsi: Little Angel & The Bonecrashers macinano rock’n’roll e country & western  con una continua sovrapposizione delle voci e delle chitarre e con un bello spirito di gruppo, sempre attento ai livelli della birra non meno dei volumi degli amplificatori. Non a caso, come se le chitarre non bastassero mai (ne hanno ben tre in squadra), per finire J.A.B. hanno convocato anche Davide Buffoli, un altro rock’n’roll heart come ce ne sono pochi in Italia. Infine, li distingue un tocco particolare nel songwriting che da Harry’s Wife a Poor John ha sempre un certo riguardo per il dettaglio della canzone, cosa che ad occhio e croce hanno imparato tanto da Johnny Cash quanto dal Bruce Springsteen di The River. Un’altra importante fonte d’ispirazione deve essere Neil Young e infatti Troubles Everyday suona massiccia, rumorosa e convinta come se l’avessero pescata da Ragged Glory. Volendo, una conclusione che si stacca un po’ dal resto di J.A.B., tracciando un confine per l’immediato e mandando un segnale per il futuro. Come dire: okay, siamo solo un’altra rock’n’roll band sulla strada, ma intanto ci facciamo sentire più che possiamo. Non c’è altro modo. (Marco Denti)

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